2 aprile 2020 – Autismo al tempo del Coronavirus

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michele con mascherina

Una guerra quotidiana all’interno delle famiglie con autismo nella difficile lotta al virus

 In questa speciale giornata dedicata alle persone con autismo a livello mondiale è   importante far sentire la nostra voce, la voce dei familiari di persone con autismo,   nonostante il tempo così inclemente, il tempo del Coronavirus che ha ulteriormente   messo alla prova tutti noi e ci ha repentinamente sbattuto difronte uno scenario di   guerra.

 Noi famiglie dell’autismo eravamo già in guerra prima, una guerra subdola e silenziosa   dentro e fuori casa per rendere effettivi quei diritti alla salute, alla riabilitazione, allo   studio, alla presa in carico delle nostre persone adulte gravi e medio-gravi in servizi a   loro adeguati. E per le persone ad alto funzionamento e sindrome di Asperger per   ottenere servizi di supporto psicologico e scolastico e per l’avvio al lavoro.

 Oggi le nostre famiglie sono fortemente provate, stanno male: sono chiuse nelle loro   case, ma non sono al sicuro, la loro guerra è fuori casa perché c’è il virus, ma è anche   dentro casa con il loro fragile figlio che debbono aiutare 24 ore al giorno ,   supportandolo nelle crisi quotidiane, anche in presenza di fratelli e sorelle (invisibili )   nella loro riabilitazione on line (se risulta possibile), nel fargli comprendere queste   stringenti nuove regole che anche le persone comuni fanno fatica ad accogliere. Le   madri e i padri dell’autismo sono in prima linea, sempre!

 

Oggi ancor di più!

Ecco allora il nostro appello, NON DIMENTICATECI, non dimenticateci in questo momento dove la maggiore fragilità si percepisce all’interno dei nostri ospedali, dove eroici medici, infermieri e oss assieme a tutto il personale (compreso quello che si occupa delle pulizie) stanno quotidianamente lottando contro un nemico invisibile e feroce.

NON DIMENTICATECI perché i nostri fragili figli hanno bisogno di maggiori attenzioni oggi, dobbiamo riaprire i nostri servizi e lo faremo con l’aiuto dell’azienda sanitaria, ma anche dovendo reperire materiali per la sanificazione dei locali, dispositivi sanitari (mascherine, tappetini per la santificazione delle scarpe, guanti, disinfettanti) utili a contenere il rischio di contagio;