L’autismo è una disabilità grave, basata su profonde e gravi alterazioni a livelllo dell’intero organismo ed in particolare del Sistema Nervoso, che produce pesanti menomazioni nella relazione sociale reciproca (cfr. Lorna Wing), ciò comporta per la persona affetta da autismo fin dall’infanzia una mancanza della naturale capacità di comunicare, associata all’incapacità di apprendere e riconoscere le regole dell’interazione sociale, la presenza di interessi e comportamenti ridotti e stereotipati, una scarsa autonomia e minima o assente capacità di prendere iniziative, difficoltà o addirittura l’assenza dell’ uso nell’ uso funzionale del linguaggio o addirittura l’assenza di linguaggio, episodi di etero o auto aggressività e difficoltà nell’interpretare le intenzioni altrui. La persona con autismo non riesce ad apprendere in modo naturale, attraverso quel processo di apprendimento incidentale, per il quale, tutti i bambini neurologicamente tipici imparano: semplicemente osservando, sperimentando, imitando, e categorizzando.
Si stima che oggi l’incidenza della sindrome autistica sia di 1:150 casi sulla popolazione infantile (dati ufficiali italiani B.U.R. Toscana nr. 54 dd. 24.12.08), mentre l’incidenza individuata nei Paesi Anglosassoni è ancora maggiore (CDC, 2012). I nuovi casi di autismo diagnosticati negli Usa sono passati da 15.580 nel 1992 a 163.773 nel 2003 e si stima che in quel Paese il numero totale di autistici sia dell’ordine delle 500.000 persone.